Descrizione
In prossimità di Via Assise, alle pendici del colle che domina la "Fratta", è la Chiesa dì San Michele Arcangelo, tra le più antiche del circondario, in quanto citata già in un documento del 1178 conservato nell'Archivio dell'Abbazia di Montevergine.
Ricostruita nel 1541, dopo le demolizioni effettuate in seguito al terremoto che nel 1512 aveva colpito il paese, la fabbrica viene abbandonata dopo i nuovi crolli provocati dal sisma del 1732 e restaurata solo qualche decennio più tardi.
Per l'elevazione dell'annesso campanile, che oggi si caratterizza per la presenza di una bifora all'altezza della cella campanaria, vengono anche reimpiegati, murati nel basamento, materiali lapidei di spoglio di epoca romana, tra cui soglie di travertino, lastre di marmo e anche qualche frammento scultoreo.
La facciata è a semplice capanna con quattro lesene architettoniche laterali in stucco, portale in pietra artisticamente scolpito nel 1541, una nicchia in cui affiorano i resti di un affresco settecentesco ed una finestra ad occhio di bue con conchiglia in stucco centrale.
L'interno della chiesa è ad una sola navata e termina con una profonda zona presbiterale chiusa da un'abside semicircolare, mentre lungo le pareti longitudinali sono ricavate una serie di nicchie in cui sono sistemati fonte battesimale, confessionali li gnei e altari marmorei, Stucchi a rilievo con motivi in stile barocco creano all'interno notevoli effetti decorativi: preziosa la statua lignea settecentesca che raffigura San Michele che uccide il diavolo. Interessanti anche il coro ligneo e un organo antico restaurati di recente, alcuni dipinti murali e su tela con soggetti sacri.
Fonte: Grottaminarda. Storia, arte, immagini / Giampiero Galasso, De Angelis Editore
Modalità d'accesso
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